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Droplets of nectar – Sanna Kannisto

Il ruolo di Sanna Kannisto si colloca a metà tra quello dell’artista e della scienziata. Dalla fine degli anni novanta la fotografa trascorre periodi in Perù, Brasile, Costa Rica e altri paesi dell’America latina, a stretto contatto con gruppi di ricercatori dai quali osserva e apprende i metodi per studiare le specie animali e vegetali. Ma, attraverso il suo lavoro fotografico, Kannisto vuole soprattutto mettere in luce l’impossibilità di conoscere la natura come essa si manifesta realmente, senza che sia contaminata dalle nostre sovrastrutture culturali che inevitabilmente ci influenzano nel processo di osservazione. Per questo motivo l’artista ricrea uno spazio che dovrebbe apparire come un ecosistema naturale, ma ironicamente lascia nella scena dei chiari elementi che ne svelano l’artificio; in Droplets of nectar, ad esempio, l’intervento umano è reso evidente dalla presenza del contagocce che rilascia il nettare di cui il pipistrello si sta nutrendo. Il comportamento dell’animale è quindi solo apparentemente spontaneo, ma è, di fatto, indotto da un atto umano, nello stesso modo in cui fattori culturali umani influenzano la possibilità di osservare la natura nella sua essenza.

 

 

Sanna Kannisto, Droplets of Nectar, 2008.

© Sanna Kannisto 2008