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Ain’t Free | Georgy Roxby Smith

Ain’t Free (2020) di Georgie Roxby Smith è il primo intervento video nella programmazione di FILTRO, terza edizione di DIGITAL VIDEO WALL a cura di Gemma Fantacci. La programmazione propone una ricognizione in campo artistico degli esiti di ricerca di cinque artisti internazionali sugli strumenti offerti dal digitale. Il FILTRO è inteso nella sua doppia accezione di dispositivo che permette di attuare delle modifiche, reali o virtuali, e di lente attraverso cui facciamo esperienza di una visione alterata della realtà.

Il primo screening è affidato a Georgie Roxby Smith che presenta Ain’t Free, video che esplora le interazioni tra mondo fisico e mondo virtuale con un’attenzione particolare sulla rappresentazione di genere e la violenza dei videogiochi, soprattutto quella rivolta verso le donne, sullo schermo e nelle comunità online. In Ain’t Free l’artista svela la farsa che si cela nel mondo dei videogiochi online: prendendo come campo di indagine e di azione Second Life, l’artista australiana esplora la vacuità carnevalesca del capitalismo sfrenato e il desiderio di presentare la versione migliore di sé e della propria vita che porta i vari giocatori a un acquisto incessante e la continua modifica dei propri connotati fisici. Il sé offline si trova intrappolato nel proprio ego ed imbalsamato nel loop infinito di un capitalismo becero che non sembra avere fine.

 

© Georgie Roxby Smith, Ain’t Free, Still, 2020

05/02/2022