ARE THE GATES OF PARADISE NOT OPEN? | MAÏMOUNA GUERRESI
“Are the gates of Paradise not open?” Ovvero: le porte del paradiso non sono aperte?
Il titolo è rivelatore della pratica di Maïmouna Guerresi, artista italo-senegalese profondamente legata alla sfera religiosa e alla spiritualità. Le sue opere si articolano in fotografie, sculture e installazioni site-specific.
L’elemento centrale nel lavoro di Guerresi è la figura femminile: le protagoniste delle sue opere sono principalmente donne africane musulmane che indossano l’hijab, spesso raffigurate in pose sospese, fluttuanti. Una ricerca di leggerezza che pertiene alla sola sfera formale, l’attitudine e la posa dei carismatici soggetti è quella di una consapevole fierezza. La stessa fierezza che interpreta il velo come un elemento sì religioso ma valorizzato nella sua dimensione spirituale.
Are the gates of Paradise not open? è un dittico realizzato nel 2022. L’opera è formata da due busti femminili di un bianco candido, realizzati in resina e appesi uno accanto all’altro, in modo da fare sembrare le due figure sospese, fluttuanti in una dimensione eterea.
Ciò che contrasta con la leggerezza d’insieme è la evidente mancanza di parti del corpo, compresa la metà del viso che però non sminuisce anzi esalta l’espressività delle figure.
Un raffinato lavoro di sottrazione che focalizza e mette in risalto una gestualità rappresentata in modo tecnicamente preciso e articolato.
Entrambi i busti tengono una mano appoggiata sull’addome; quello sulla sinistra posa l’altra mano sul proprio petto, mentre quello di destra la usa per indicare il cielo. I due visi, sebbene incompleti poiché dotati solo di mento e labbra, sono rivolti l’uno verso l’altro.
La conversazione è silenziosa, affidata unicamente ai gesti, e sembra voler proseguire l’argomentazione anticipata dal titolo: puntando l’indice verso il cielo, la donna sulla destra sembra voler rivolgere l’attenzione dello spettatore verso il Paradiso; con i palmi appoggiati sui propri corpi, entrambe le figure indicano la propria interiorità, come a voler sottolineare il proprio coinvolgimento spirituale.
Il linguaggio visivo di Guerresi risulta delicato e, allo stesso tempo, intenso e coinvolgente. I corpi femminili che levitano trasmettono una sensazione di sospensione e l’intento dell’artista è precisamente quello di elevare queste donne, sia a livello fisico che spirituale.
Le loro pose attingono all’arte classica, a come viene storicamente rappresentata la Madonna, Are the gates of Paradise not open? compie una importante operazione di mediazione, cercando un terreno comune tra religioni storicamente in contrasto, per questo le donne di Guerresi sono personaggi universali e senza tempo.
Maïmouna Guerresi
Are the gates of Paradise not open?, 2022
Resina. Dittico, 81.3 x 144.8 x 22.9 cm (32 x 57 x 9 in).
© Maïmouna Guerresi. Courtesy Mariane Ibrahim [Chicago, Parigi, Città del Messico].
20/07/24