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CAMBIO DELLA GUARDIA | BEKHABAATAR ENKHTUR

Cambio della guardia è un intervento impermanente che ha vissuto nel giardino di Villa Giulia, una residenza privata a Bologna, nel 2021. L’artista Bekhabaatar Enkhtur, lavora con la scultura privilegiando l’uso di materiali che possono metterne in luce le caratteristiche di fragilità e transitorietà, alla ricerca di un approccio che guida l’attenzione dello spettatore su un livello spirituale dell’arte.

Con Cambio della guardia l’artista dispone nel giardino di Villa Giulia sei sculture che raffigurano leoni, realizzate mescolando argilla non cotta con il materiale che viene usato per le lettiere domestiche per animali. La scelta di questo materiale e del titolo ammicca ironicamente al ruolo che spesso viene affidato alle sculture all’interno di ville e palazzi. Queste piccole sculture sparse nel giardino della villa privata sembrano farsi gioco delle classiche sculture da giardin, sostituendo la loro robustezza e rigidità con la fragilità propria della loro essenza. L’argilla non cotta, posizionata all’aperto, senza protezioni, è  fino dalla inziale fase di realizzazione, destinata al progressivo deteriorarsi. La perdita della forma data dall’artista e il conseguente disgregarsi al suolo, coincide con un processo di ritorno alle origini del materiale stesso e allo svanire della forma. Il materiale non nobile e di uso quotidiano toglie sia forma che funzione ad un livello di sacralità dell’arte e della figura, ironizzando.

Sono proprio questi nuovi leoni, a fare la regia di questo contemporaneo ‘cambio di guardia’ alle sculture classiche: Bekhabaatar Enkhtur sceglie queste forme effimere nel tentativo di sostituire alla memoria storica intrinseca nei monumenti, una nuova memoria che è concepita nel suo divenire, che sia il crearsi o il distruggersi. La storia nell’opera dell’artista non si fa più attraverso la sua stabilizzazione, piuttosto cercando un dialogo tra materia e forme, tra umano e naturale.

Passano i giorni e i leoni perdono i tratti le loro connotazione, si astraggono come se si scuotessero di dosso l’illusione della rappresentazione della realtà: Enkhtur, mostrando la relatività della memoria storica e delle sue diverse immagini, elegge l’astratto e la materia mobile come soluzione possibile per creare un legame spirituale con i ricordi di un luogo. Le rigide sculture commemorative possono andare a riposare per lasciare spazio a queste montagne informi di argilla, simboli di nuovi canoni rappresentativi.

 

Bekhabaatar Enkhtur
Leone, 2021, lettiera agglomerata (argilla), sei sculture, dimensioni circa 80x40x40 cm ciascuna, installazione Cambio della guardia, a cura di Gabriele Tosi e Filippo Tappi, Giardino storico di Villino Giulia, Bologna, © courtesy l’artista, fotografia di Gabriele Tosi

 

04/05/2022