3-role-play-cao-fei-1

COSPLAYERS | CAO FEI

I Cosplayers sono persone, tendenzialmente giovani, che si vestono come i personaggi dei videogiochi per assumerne le caratteristiche e lo stile; spesso girano per le città oppure si incontrano a meeting o fiere dedicate. Nel video dell’artista cinese Cao Fei vediamo queste figure muoversi negli spazi urbani, passando per parchi, strade, letti di fiumi, cantieri e grattacieli: questi luoghi lasciano un senso di desolazione ma la presenza surreale degli avatar riesce a creare una crepa tra la realtà quotidiana e l’immaginario dei videogame. Quest’opera del 2004 dimostra un grande pensiero anticipatorio, quasi profetico, a cui l’artista dà una rappresentazione sull’evoluzione della personalità digitale: siamo nella Cina che sta vivendo una grande crescita economica e urbanistica, ma soprattutto sono gli anni in cui ha inizio il velocissimo processo di digitalizzazione. Nei personaggi che animano il video di Cao Fei si intravede il crollo della separazione tra mondo digitale e mondo reale, tra avatar e individuo. Il cosplayer non è solo un eroe con il quale identificarsi e muoversi all’interno delle ambientazioni digitali dei videogame, ma diventa il personaggio con cui poter far fronte alla propria realtà quotidiana al di fuori dello schermo, assumendone, attraverso il costume, i super poteri per riuscire ad adeguarsi ai rapidi cambiamenti dell’urbanizzazione e della digitalizzazione. Cosplayers propone in modo fulgorante, un pensiero precursore su quelli che saranno gli sviluppi della realtà aumentata e degli effetti di quest’ultima nella vita quotidiana delle persone e degli utenti.

Il video, che dimostra una capacità di ripresa cinematografica molto solida, presenta gli avatar come se fossero inseriti all’interno di un sogno in cui l’incanto degli atteggiamenti e mosse di questi personaggi fantastici si sconta con la noia e la ciclicità della vita quotidiana. L’artista cinese ricrea le atmosfere sospese che caratterizzano alcune riprese di registi, come Fellini o Greenaway, a cui l’artista fa riferimento e ne fa lo strumento dirompente con il quale rappresentare la nascente cesura tra reale e digitale. Senza intervenire con tecniche di postproduzione sul video e sulla ripresa, Cao Fei si concentra sugli atti performativi e sulla sequenza narratologica dei movimenti dei personaggi nelle diverse ambientazioni. In Cosplayers non c’è bisogno di interventi digitali perché la presenza fisica dei personaggi è, in sé, abbastanza provocatoria per sovvertire le logiche tradizionali della società di quegli anni.

Cosplayers mette in discussione l’individualità e propone una riflessione contemporanea sulla diversificazione del proprio sé e del sé digitale che spesso ci permette un grado di libertà e di espressione maggiore rispetto all’ambiente restrittivo imposto dalla società. Ma il ritorno alla realtà è obbligato: una principessa guerriera sedie annoiata di fianco al padre che legge il giornale, un’altra figura dai capelli blu guarda malinconica la madre mentre stira, un cavaliere d’oro cena con la sua zuppa su un tavolo di legno mentre i suoi familiari animano lo sfondo. Lo stato di sicurezza e di confort dura quanto una partita, adesso anche questi avatar reali devono tornare alla routine, alla privazione della propria identità: Cao Fei con questa riflessione antropologica e psicologica della civiltà, si concentra in particolare sui giovani che si trovano in bilico tra la volontà di ribellarsi e l’incapacità di farlo all’interno dei ruoli standardizzati dalla società in cui vivono. Cosplayers è una fuga e un ritorno, un perpetuarsi di un senso di inadeguatezza ma forse anche l’inizio di una possibile rivolta: l’evasione della realtà digitale all’interno delle dinamiche del mondo reale.

 

Cao Fei
Cosplayers, 2004
video monocanale, colore, suono, 9’12’’
Courtesy the artist, Vitamin Creative Space and Spruth Magers

 

Parte della mostra collettiva Role Play a cura di Melissa Harris presso l’Osservatorio Fondazione Prada in cui 11 artisti internazionali riflettono sui processi di ricerca, proiezione e creazione di possibili identità alterntive.

Osservatorio Fondazione Prada, Milano
fino al 27 giugno 2022

 

09/03/2022
©riproduzione riservata