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DATAFICATION〈Act 1〉: MAY IAN VALLEY 0101 (WORKING TITLE) | YARLI ALLISON

In modo frenetico e causale appaiono sullo schermo immagini sconclusionate, alcune sembrano in stasti, altre passano velocemente da una parte all’altra del rettangolo di visione. Un volto di donna, decorato con piccole sfere e strani segni, indizi di un’imminente scansione 3D, si presenta con strane espressioni al limite tra il compiaciuto e il disgustato in questo delirio di codici, disegni e schemi. Decisamente grottesca, anche l’immagine umana è graffiata, erosa da un tempo che sembra aver colpito anche lo spazio digitale del video loop. Datafication 〈Act 1〉 : May Ian Valley 0101 (working title), opera video del 2021, si presenta come un work-in-progress, un’immagine in costante divenire in cui memorie più o meno recenti si sfiorano si scontrano generando una collisione di immaginari diversi. 

Gli schermi graffiati e le righe di codice sono stati recuperati dall’artista da un altro suo video, Reward Cycle C1AA (2021), e vengono qui ricostruiti a mano, attraverso il disegno, proprio per imitare l’interfaccia digitale ma quasi ridicolizzarla. Sullo sfondo, oltre alla faccia teatrale, una serie di gambe e parti del corpo si sfregano e sfiorano, ad alludere ad una sensualità umana quanto digitale. Gettando tutti questi ingredienti in un unico calderone, la forma ad oblò dell’immagine potrebbe infatti ricordarne la forma, l’artista vuole porre il dubbio del processo di imitazione uomo-macchina e macchina-uomo. Cosa significa creare e fare arte in relazione all’intelligenze artificiali? Come si influenzano le realtà umane con quelle delle sempre più evolute AI? Combinando finzione, performance, disegno, atti sessuali, modellazione 3D e musica Yarli Allison porta avanti questi quesiti per tutta la durata del video, in cui l’umanizzazione della macchina e la digitalizzazione dell’uomo sembrano danzare in un tango fuori tempo.

Sul lato sinistro dello schermo una costante scritta LIVE VIEW ci fa pensare ad una presa diretta di ciò che accadde: ma di cosa siamo spettatori in diretta? Ancora una volta il meccanismo digitale e immaginifico dell’artista va in panne. Giocando sullo slittamento di ogni possibile riconoscimento o orientamento, Yarli Allison con quest’opera mette in profondo e radicale dubbio la relazione che intercorre tra l’osservatore umano e la produzione digitali di contenuti. L’artista ci chiede chi ha il poter sulle nuove tecnologie? Quanto queste si sono insidiate nella nostra quotidianità tanto da diventare una macchina inconscia del pensiero? Il mondo creato Allison non ha assolutamente risposte ma vuole volontariamente e coscienziosamente gettare nel dubbio totale: i processi di gaminfication, l’influenza nell’immaginario collettivo delle AI, la digitalizzazione di ogni aspetto della nostra contemporaneità si incontrano in un malting pot delirante e schizofrenico. Il loop non dà nessuna via di uscita e sembra condurci ad una deriva impazzita. Come ci ricorda il titolo siamo solo all’atto 1 di questa Datafication e c’è solo da temere ciò che seguirà. 

 

Yarli Allison,
Datafication 〈Act 1〉 : May Ian Valley 0101 (working title), 2021
HD Video with Audio, 00.05.18, loop

 

28/01/2023