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DER PERSEIDENSCHAUER | AGNES SCHERER

Su un grande laptop in legno vediamo, dipinti sullo schermo, due angeli incastrati in posizioni da contorsionisti mentre giocano con una palla di polvere che tengono al guinzaglio. Dietro a questa scena surreale, tra il sorpreso e il pietrificato, una coppia appena uscita dall’autovettura gli osserva mentre sopra le loro teste cadono delle comete e tra un corpo celeste e l’altro appare un folder che riposta Unlikely Treasures. Forse il sistema operativo è in sovraccarico e il computer inizia a mandare messaggi visivi che possano esprimere la problematicità tecnica.

Questa rappresentazione tra il mito e il cinema anima l’opera Der Perseidenschauer, installazione in legno che l’artista Agnes Scherer successivamente dipinge con una tecnica che ricorda gli affreschi rinascimentali. Lo sciame meteoritico delle Perseidi invade i cieli ogni anno nel periodo estivo, l’artista riprendendo questo fenomeno crea un parallelismo  per mischiare i piani storici: muovendosi tra la storia e il presente Scherer mette in mostra una stratificazione di informazioni che portano alla creazione di un’installazione narrativa che non si esaurisce all’interno dello screensever del computer megalitico ma che prosegue anche sulla tastiera in cui vengon dipinti dei codici cifrati al posto dei normali tasti. Scherer crea un ulteriore piano di interpretazione, un nuovo bug all’interno del sistema di lettura. Con grande abilità l’artista riesce a inserire nella sua scultura monumentale la ripresa del mito e la cultura contemporanea andando a sottolinearne le fragilità: quali sono i nuovi miti? Quali storie di angeli e fenomeni atmosferici paradossali potremmo raccontare? Scherer mostra un nuovo modo di raccontare i miti d’oggi aderendo al linguaggio contemporaneo e anzi usandolo come perno per un’immedesimazione diretta. 

Inoltre le grandi dimensioni dell’opera (in totale lo schermo arriva all’altezza di tre metri) fanno si che l’oggetto che caratterizza la nostra società e soprattutto la quotidianità diventi un nuovo monolite, un nuovo totem contenitore di storie e di esperienze. Senza paura Scherer rende evidente come il sistema narrativo mitologico si sia definitivamente spostato su un nuovo supporto ma lo fa mantenendo la magia e la sospensione che caratterizzano queste storie. Alle parole, o forse sarebbe meglio dire al rebus, contenute dalla keyboard fa da contraltare il touch pad del computer, trasformato ora in acqua marina: i paradigmi e i linguaggi sono cambiati ma all’interno di questo sistema degli oggetti contemporanei è ancora possibile riscoprire l’ancestrale, l’archetipo e il mito. Der Perseidenschauer, scultura monumentale figlia del era digitale, ci parla del folklore contemporaneo e senza paura Scherer si immerge nella materia del nostro presente ne accetta i canoni e li modella per creare un vortice temporale in cui i sistemi narrativi del passato possono ancora, dopo un “aggiornamento di sistema”, parlare dell’uomo e delle criticità dell’epoca in cui vive.

Agnes Scherer
Der Perseidenschauer, 2021
Scultura in legno, pittura
Schermo 214 x 330 cm; keyboard 214 x 330 cm
Foto allestimento per la mostra The Notebook Simulation, Kunstverein für die Rheinlande und Westfalen, Düsseldorf, 2021, © Kunstverein Düsseldorf; Courtesy l’artista e ChertLüdde, Berlin e Sans Titre (2016), Paris; Foto: Mareike Tocha

16/10/2022