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Io neanche lo vedo più il codice – Fabrizio Bellomo

Io aggiungerei che oggi non è praticamente possibile parlare di nulla senza parlare di numeri; crediamo – spesso se non sempre – che i numeri ci possano aiutare a comprendere, e d’altronde la maggior parte di noi per non perdere la ragione a qualcosa deve pur credere. Abbiamo codificato l’immagine e il colore (così come la nostra intera esistenza) in un qualcosa che fosse divisibile, moltiplicabile, un’immagine modificabile, costruibile e trasferibile attraverso il modulare. Le nostre immagini oggi sono composte da griglie formate da più o meno quadrati, che possono essere delle dimensioni più differenti; leggiamo quest’insieme di quadratini come immagini continue, anche se si tratta di segmenti appartenenti a una griglia, ciascuno dei quali ha assegnato un numero corrispondente a un colore – e viceversa. Il numero al singolo colore è assegnato attraverso una paletta di colori (e anche questa è ovviamente codificata e quindi accettata); le nostre immagini sono oggi così codificate da poter essere facilmente condivise, appunto.

Quello che mi chiedo oggi è: questa codifica fino a dove può arrivare, quali sono le evoluzioni che può ancora subire? Se oggi per parlare di colori bisogna parlare di numeri, e se a ogni colore parte della griglia di pixel corrisponde un numero di codifica, è allora plausibile pensare che in un futuro non troppo lontano potremo codificare direttamente i numeri in immagini? In rappresentazione? Sarebbe plausibile pensare a un ulteriore passaggio nel nostro livello di codifica automatica, livello in cui, all’interno di questa griglia di pixel, al posto dei colori ci sarà il relativo corrispettivo numerico? Sarebbe possibile e plausibile, nel medio periodo, che il nostro cervello si rivelasse in grado di riportare questi numeri a un livello di immagine simbolica, codificando tutto in modo automatico?

Estratto dal saggio di Fabrizio Bellomo, Io neanche lo vedo più il codice. Appunti per un possibile saggio, in Generazione Critica. La fotografia in Europa dopo le grandi scuole, Danilo Montanari Editore, 2015