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LING DAO | ADISAK PHUPA

Come legati a sottili canne da pesca in bambù, dei bambolotti in legno sono appesi in posizioni diverse, alcuni a testa in giù, altri accovacciati e quasi seduti in aria, ognuno si abbraccia, simulando posizioni con un chiari riferimenti sessuale. L’artista Tailandese Adisak Phupa riprende la tradizione centenaria degli Hun Nakhon Leo (la creazione di burattini in legno e carta che vengono animati seguendo complesse coreografie e danze da tre burattinai) e la riporta ai nostri giorni. La trasposizione in chiave contemporanea di questi elementi della cultura tailandese caratterizzano la ricerca dell’artista che si concentra in modo particolare intorno alla comunità LGBT: la storia del proprio popolo diventa il bacino a cui attingere per poter attualizzare dei temi delicati ed estremamente contemporanei. L’aspetto ludico e interattivo che caratterizza queste marionette permette a Phupa di poter rivolgere il suo messaggio ad un pubblico vasto ed inoltre ti poter trattare argomenti legati al sociale con un atteggiamento ironico ma attento. Le movenze buffe, le espressioni da cartone animato e gli indumenti delle sculture allestite risultano essere una scherzosa fotografia di un aggiornamento delle tradizione verso una maggiore apertura.

I burattini, realizzati dall’artista scolpendo il legno, seguendo le tecniche tradizionali degli Hunk Nakhon Leo, sono successivamente dipinte deviando però dallo stile classico che prevederebbe sfarzose vesti d’oro e decorazioni barocche. Con un virtuoso salto nel presente, i burattini sembrano essere aggionrati sulle ultime tendenze: i corpi di legno sono infatti decorati con tute dell’Adidas, crop top floreali, jeans aderenti e stivali di pelle. Bilanciando così il retaggio culturale della tradizione con un occhio critico sul presente, Phupa realizza un’installazione intrigante capace di attirare l’attenzione di un vasto pubblico.

I ‘pupazzi’ di Ling Dao (2018) sono infatti pensati per essere attivati dai visitatori in occasione del Rocket Festival, celebrazione tailandese in cui la mitologia e le divinità vengono festeggiate con l’inizio delle piogge attraverso una parata, tra sfilate di carri, danzatori e fuochi d’artificio. Giocando con il folklore locale Adisak Phupa propone un nuovo modo di interagire con la propria storia: portando le persone ad attivare personalmente i burattini e giocando con le loro mosse, per alcuni versi anche provocatorie, introduce una sottile e ironica riflessione sulla propria sessualità. La tradizione dei burattini che caratterizza la cultura tailandese da centinai di anni trova, con Ling Dao, una svolta contemporanea: l’artista è infatti stato in grado di preservare l’importanza e il valore di un’espressione creativa e celebrativa, inserendola nella scena artistica contemporanea.

Adisak Phupa
Ling Dao, 2018
Softwood, 10x45x200cm
© ANPIS FOTO, courtesy MoCA Taipei

10/09/2022