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PAIR OF DOGS | OLIVER LARIC

Il levriero era una delle razze più amate dagli antichi romani, cani da caccia e di grande eleganza erano dei compagni perfetti da avere tra le mura delle ville della tarda antichità. Le rappresentazioni pittoriche e scultoree dell’epoca di levrieri sono di conseguenza molto frequenti e Oliver Laric, seguendo la sua pratica di ripresa e riproduzione di opere classiche, offre una nuova vita a una scultura del II secolo d.C. che fa parte della collezione dei Musei Vaticani. Pair of dogs (2021) è una scultura che rappresenta due cani nell’atto di pulirsi reciprocamente, realizzati prima digitalmente attraverso una ricostruzione 3D e successivamente trova la sua dimensione scultorea attraverso una stampante 3D con l’uso del nylon SLS, polvere multiuso utilizzata in questo tipo di processo per realizzare oggetti resistenti ad usure quotidiane.

Oliver Laric, trovando un corrispettivo odierno che possa emulare la stessa resistenza del marmo, ricontestualizza un’opera classica all’interno dello scenario dell’arte contemporanea: quest’azione gli permette non solo di relazionarsi con l’estetica del passato ma anche di portare l’attenzione sull’atto stesso di appropriazione e riproduzione. Pair of Dogs è una statua che riducendo la scala naturale dei due levrieri gioca con i materiali per manipolare l’originale: il nylon SLS, infatti, permette a Laric di realizzare una scultura la cui superfice è interamente forata, inoltre la particolarità di questo materiale la rende estremamente leggera. Nonostante la matrice originale che l’opera antica e l’opera dell’artista austriaco condividono, Pair of Dogs non è una semplice riproduzione o copia ma diventa il veicolo per ragionare sul processo stesso di vita e trasformazione continua delle immagini. L’archivio e l’antico si rielaborano, in qualche modo si falsificano, nel tentativo di trovare una nuova dimensione la cui fedeltà all’originale viene messa in dubbio.

Laric intenzionalmente pone una serie di quesiti sulla veridicità rispetto a ciò che guardiamo, da dove hanno origine le immagini che quotidianamente ci vengono offerte? Qual è stato il loro percorso attraverso i secoli? Quante le stratificazioni di senso? L’opera dell’artista diventa un esempio di ibridazione delle forme e dei contenuti: il marmo trasformato in SLS Nylon, i cani svuotati della lora autorità sembrano ora indifesi all’azione dell’artista, la scultura antica ora modello digitale. Pair of Dogs affronta questioni chiave della riflessione teorica contemporanea nel campo della cultura visuale, quali il concetto di riproduzione, le dinamiche di potere tra autore e opera, il retaggio culturale e la referenzialità alla tradizione, il digitale come mezzo di archiviazione ma anche di manipolazione. Attraverso la scultura Oliver Laric estende un discorso sull’immagine e la sua natura mutevole, sottolineandone le fragilità da una parte e dall’altra evidenziando il potere dell’azione autoriale.

 

Oliver Laric,
Pair of Dogs, 2021, SLS Nylon and acrylic paint, aluminum plinth, 53 x 30 x 51 cm
© courtesy by the artist and Galerie Johann Widauer

 

04/06/2022