SPECULATIVE APPARATUS 4 FOR THE WORK OF NOHKOMPAN | DUANE LINKLATER

Due scarpe in pelle di caribù chiaro sono accuratamente posizionate sopra una pietra di cemento grigio. Le calzature sono ricoperte di morbido pelo bianco di coniglio e ognuna è decorata sulla punta con un fiore di perline colorate. Questa installazione è stata composta dall’artista Duane Linklater, Omaskêko Ininiwak proveniente dalla Moose Cree First Nation. L’artista vive e lavora a North Bay, una cittadina nel sud dell’Ontario, vicino a Toronto. La sua pratica consiste nello studio dei popoli indigeni del Nord America, esplorandone l’universo attraverso diverse forme d’arte, quali sculture, fotografie, installazioni, video, testi scritti.

Linklater ha un forte legame con la sua famiglia e le sue origini Cree, appellativo riferito ad alcuni popoli indigeni diffusi nell’America del Nord. L’opera Speculative apparatus 4 for the work of nohkompan è stata pensata per essere un tributo alla memoria di Ethel Linklater, nonna paterna dell’artista deceduta nel 2004, il cui nome Cree si traduce con la parola nohkompan. Ethel Linklater, nata e vissuta in una comunità Cree, era un’artigiana molto abile che cacciando si procurava personalmente i materiali per realizzare le sue creazioni. Secondo Linklater, il valore che veniva attribuito a questi manufatti non rispecchiava realmente l’elevata abilità della loro creatrice. Per questo motivo l’artista mette in atto un’operazione concettuale: collocandole e trattandole come opere d’arte, le posiziona sopra un piedistallo di cemento, donando loro uno spazio dedicato. Speculative apparatus 4 for the work of nohkompan non è l’unica installazione che l’artista ha realizzato con i manufatti ad opera della nonna: con la sua pratica egli intende mettere in discussione la categorizzazione che divide gli oggetti d’arte da quelli funzionali e di artigianato, oltre che indagare le pratiche e le strutture museologiche.
L’aspetto morbido e caldo delle calzature entra in contrasto con il freddo e solido materiale della base su cui sono adagiate, facilitandone l’astrazione dal contesto. Lo spettatore viene guidato, quasi accompagnato, all’interno della sfera emotiva dell’artista. Ogni elemento dell’installazione funge da ricordo del passato, di un vissuto personale: il calcestruzzo del piedistallo è un richiamo a quegli antenati che per diverse generazioni hanno lavorato come operai presso industrie produttrici di cemento e acciaio; i motivi florali sono decorazioni particolari con elementi peculiari e distintivi di appartenenza a diverse tribù Cree; anche la pelle di caribù e il pelo di coniglio sono un simbolo identitario di questi popoli indigeni che storicamente cacciavano e, fino a pochi secoli fa, si spostavano seguendo i flussi migratori stagionali delle loro prede.

Le scarpe sono state donate alla Thunder Bay Art Gallery, una galleria d’arte pubblica situata in Ontario, e fanno parte della collezione permanente. Il mandato della galleria è quello di preservare e valorizzare gli artisti locali provenienti da realtà indigene, con un focus sull’arte contemporanea. Le opere della collezione permanente devono essere di volta in volta prese in prestito dalle varie istituzioni/gallerie che vogliono mostrarle al pubblico. Questo modello di prestito serve a preservare i diritti di proprietà dell’opera delle comunità indigene locali in cui è stata creata.

 

Duane Linklater
Speculative apparatus 4 for the work of nohkompan, 2016
Concrete, stainless steel, 3 x 48 x 16 in. (6 x 122 x 41 cm), with Baby Boots, c. 1980, by Ethel Linklater, caribou hide, rabbit fur, beads, 4 x 4 x 2 in. (11 x 9 x 6 cm), collection of Thunder Bay Art Gallery. Collection of Tate Modern. Photo: Jeffrey Sturges. Courtesy of Catriona Jeffries, Vancouver. ©

17/05/2023