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Storie Adeane | Elisa Strinna

Storie Adeane di Elisa Strinna è un paesaggio artificiale animato da cavi, tubi e sculture in ceramica che attraversano pareti e suolo senza interruzione.

Gli elementi di questo ecosistema sembrano mettere in comunicazione due dimensioni, una visibile, quella dello spettatore, e una non evidente, nascosta, sotterranea. I cavi, i fili, i tubi di Storie Adeane sono quelli che mettono in comunicazione il nostro mondo in superficie trasmettendo infiniti flussi di informazioni: sono le matasse in fibra ottica che attraversano le profondità marine, lontano dai nostri apparecchi digitali e che permettono, invisibili, l’esistenza di gran parte del nostro mondo visibile.

Storie Adeane è una narrazione di un periodo antecedente alla formazione del mondo, quando tutto si divideva in esiste e non esiste ancora. Ade, da qui Adeane, è la divinità dell’oltretomba per la tradizione mitica classica, signore di ciò che non si vede ma c’è, del caos. La scienza occidentale è quanto invece è più vicino alla comprensione del cosmos, dell’ordine, di ciò che può essere misurato. Nel campo del misurabile, i territori adeani sono uno spazio di contemplazione, di speculazione, di mistero.

Analizzando nell’intersezione di queste due realtà, la ricerca di Strinna mostra come la tecnologia e le sue infrastrutture, le dinamiche che la rendono possibile, possa essere studiata nella sua continua e vitale espansione.

 

 
Elisa Strinna, Storie Adeane, 2018-2019
Installazione (porcellana, gesso porcellanato), dimensioni variabili
Blind Sun, Culturgest Porto
© Alexandre Delmar.
11/01/2021