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TEN | NIKLAS GOLDBACH

Dieci uomini identici, vestiti con camicia bianca e pantaloni neri, rappresentazione di una sorta di uomo qualsiasi. Le dieci figure anonime e replicanti, condividono e abitano lo spazio di una suite di lusso di un hotel, le cui grandi vetrate danno sulla città di Atene. Per dodici minuti, la durata del video, Goldbach fa muovere i protagonisti all’interno di questo set, compiendo gesti che sono quelli ci si aspetterebbe da colletti bianchi: la firma di contratti, la lettura di documenti, la ratifica di un accordo… e a margine una convivialità e una condivisione sempre artificiale e forzata. Il proseguo dell’azione rende il luogo sempre più claustrofobico e la piatta e anonima immagine dei protagonisti assume contorni inquietanti.

Ten (2010) è il video dell’artista Niklas Goldbach che mette in scena la personificazione di se stesso, declinato in dieci identiche figure, dieci replicanti che riferiscono al mito di Atlantide e al governo dei dieci fratelli.  Il mito è attualizzato, i dieci fratelli sono ridotti a cloni di un unico uomo o forse all’appiattimento e al conformismo che il potere genera. Le dinamiche di potere e controllo sono il focus dell’opera di Goldbach che con Ten l’artista riporta una sua versione contemporanea mettendo però in evidenza non i valori di un tale sistema di potere ma le debolezze e gli aspetti più inquietanti che si possono rileggere nella sterilizzaizione del pensiero politico che domina la nostra realtà presente. Anche noi come automi ci siamo allontanati da un sentire politico, da una vitalità che ha un suo riscontro reale nelle attività della società e nel suo costruirsi.

Portando all’estremo la rappresentazione di una società ideale in cui servo e padrone hanno la stessa identità, Goldbach ne mostra però la versione anche più conturbante e misteriosa: Ten è la rappresentazione di un futuro dispotico in cui l’essere umano perde ogni caratterizzazione fisica e psicologica, diventando un semplice corpo che compie azioni senza alcun trasporto emotivo. I personaggi sembrano essere intrappolati in una routine che non lascia spazio a variazioni, quasi una realtà kafkiana pensata per essere teoricamente perfetta ma che porta alla morte dell’uomo come individuo.

La rappresentazione minuziosa dei rituali politici in cui sono intenti i dieci protagonisti del video si compone come una narrazione surreale in cui la realtà mostra il lato drammatico: il potere sterile e anonimo che Goldbach mette in mano a uomini-pupazzo è la metafora della condizione politica e sociale odierna. La freddezza e il distacco che dominano le azioni dei protagonisti non sono però del tutto respingenti: le dinamiche di relazione messe in scena muovono a una sorta di partecipazione e/o immedesimazione malinconica dello spettatore. Gli anonimi replicanti ci sono più vicini di quanto si possa immaginare.

Niklas Goldbach
Ten
Video, 12:10 min, Full HD, Stereo, 2010 © Niklas Goldbach

07/09/2022