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The Unjust Mirror | Constant Dullaart

Nell’analisi di ciò che l’arte internet-based rappresenti, tre sono le caratteristiche che appaiono più evidenti: la performatività del mezzo, la libertà della scelta di agire in questo specifico contesto, la partecipazione dello spettatore che è anche utente.

Per This Unjust Mirror Constant Dullaart crea centinaia di falsi account Instagram con i quali diffonde nel web, attraverso una performance, un componimento poetico tratto da un monologo ne ‘Il ritratto di Dorian Gray’ di Edgar Allan Poe. L’artista poi costruisce un archivio online per ogni profilo e i suoi post per mantenerli visibili. This Unjust Mirror (Questo specchio ingiusto) è come Dorian Gray si riferisce al suo ritratto, il riflesso della sua anima. Secondo Dullaart, Internet è il riflesso della nostra società, dove disinformazione e propaganda si insinuano in ogni conversazione. L’artista esamina i social network e se ne serve come laboratori in cui studiare alcuni fenomeni sociali: il bisogno disperato di piacere, essere approvati e ‘ripostati’, la fame di follower – talmente potente da essere disposti a pagare per un po’ di approvazione. In un ambiente in cui le opinioni diventano fatti e i trend diventano propaganda, Constant Dullaart testa gli utenti dei social media mettendo alla prova la loro fruizione mostrando loro quanto sia facile venire raggirati e ingannati; manipola l’uso delle immagini, suono, informazione fino all’ambiente stesso in cui questi contenuti vengono offerti.

Dimentichiamoci che tutto ciò possa essere fatto anche offline. Ammesso che esista ancora una dimensione offline.

 

Constant Dullaart, This Unjust Mirror, 2020
©️ Constant Dullaart
2/11/2020