DOOM SCROLLING AND WEB MEDITATION | NICOLETA MURES
Doom Scrolling e Web Meditation (2024) di Nicoleta Mureș rappresentano il quinto video presentato all’interno del programma Pattern, sesta edizione di Digital Video Wall (DVW), un progetto annuale curato da Gemma Fantacci e strutturato in capitoli tematici, volto a promuovere la diffusione e la sperimentazione nell’arte digitale.
Doom Scrolling, come anche Web Meditation, incarna la ricerca incessante del consumo digitale in un mare di possibilità. Come soglia virtuale, riflette il desiderio umano di immediatezza e di scoperta casuale. La sua semplice esortazione porta con sé un significato profondo: la disponibilità a cedere il controllo, a fidarsi degli algoritmi e ad accettare la possibilità della scoperta inattesa con un solo clic. Come utenti, ci troviamo a scorrere senza fine i feed, saltando da un link all’altro alla ricerca di aggiornamenti, notizie e tendenze. In questa frenesia, spesso perdiamo di vista le nostre intenzioni originarie. L’enorme quantità di contenuti disponibili sovraccarica i nostri sensi, portandoci a uno stato di inerzia digitale in cui il consumo avviene in modo passivo, privo di reale coinvolgimento o riflessione critica. La nostra fruizione è guidata da algoritmi e sistemi di raccomandazione, che plasmano ciò che vediamo e rafforzano camere d’eco mentali. In questo ciclo infinito, l’illusione della scelta si dissolve e lasciamo il controllo alle logiche algoritmiche che regolano la nostra esistenza digitale.
Nicoleta Mureș (n. 1996) è un’artista rumena con sede a Madrid, che lavora con collage digitali, video, animazione, 3D, realtà aumentata (AR) e intelligenza artificiale generativa. La sua pratica è una continua osservazione del corpo virtuale in situazioni di stress, ansia e paura. Il suo obiettivo è indagare ulteriormente le possibilità e i limiti che mettono la carne, sia reale che digitale, al centro della scena. Le sue immagini anticipano un futuro distopico, in cui gli individui si trovano a confrontarsi con emozioni irreali, isolamento e disincarnazione, mentre la tecnologia alimenta il desiderio umano di consumo. I suoi progetti riflettono su come Internet distorca la vita e sulle profonde trasformazioni che influenzano l’umanità. La mancanza di reazioni dalla realtà l’ha portata a ipotizzare che ci stiamo dirigendo verso un’epoca di “insensibilità” dei sensi e della personalità. Più tempo trascorriamo cercando contenuti online, più aumenta la possibilità di diventare simili agli oggetti che ci circondano: statici, fissati nei dispositivi, immobili. Le opere di Nicoleta sono state esposte in vari festival, tra cui Tour de Moon (2022), Simultan (2022, 2024), Digerati Emergent Media Festival (2023, 2024), ADAF (2024) e PAF (2024), oltre che in fiere d’arte come Liste Art Fair Basel (2022) e Viennacontemporary (2022).
© Nicoleta Mureș, Doom Scrolling and Web Meditation, 2024, video still, courtesy l’artista.