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GREETINGS FROM THE DETECTIVE | CAI ZEBIN

Un baffo arruffato enfatizza lo sguardo inquisitore e penetrante che pare scrutare lo spettatore con fare misterioso. Non si tratta di un volto umano, bensì di un poderoso fondoschiena antropomorfizzato che, grazie all’intervento dell’artista, acquista una sua propria identità e ci osserva come fosse dotato di pensiero e intenzione.
L’ironia è al centro della pratica di Cai Zebin (1988, attivo in Shantou, Guangdong, nel sud della Cina), che non si limita soltanto ad animare oggetti e parti del corpo, ma ne costruisce una caratterizzazione ben precisa, raffigurando attributi e dettagli che possano accendere l’immaginazione. In Greetings from the Detective, ad esempio, ci troviamo di fronte a una figura singolare e provocatoria: sul sedere -personaggio viene poggiato un bicchiere da drink, contenete una bevanda che sembra dissetante, completa di fetta di limone, ghiaccio e cannuccia quasi a suggerire una pausa per rilassarsi che stride e al contempo dialoga con l’atmosfera da giallo poliziesco suggerita dal titolo.
L’opera trae ispirazione dal cartone animato giapponese Detective Culetto (Oshiri Tantei), tratto a sua volta dall’omonimo manga, il cui protagonista è un detective dalle forme decisamente fuori dal comune: al posto del volto, due morbide natiche, che non impediscono però al personaggio di risolvere crimini con arguzia e determinazione, accompagnato dal fidato assistente Brown.
Affascinato da questa figura paradossale, Cai Zebin realizza inizialmente un modellino in argilla, per poi realizzarne anche una versione dipinta. Greetings from the Detective ne è il sorprendente e spiazzante risultato. Le atmosfere piuttosto eccentriche, colorate e fiabesche, la chiave provocatoria e ironica, con esiti talvolta grotteschi, inseriscono le sue opere nella scia della tradizione surrealista, aggiornandolo però alle sensibilità contemporanee. Nei suoi lavori si possono scorgere echi delle visioni oniriche di Salvador Dalí e delle sofisticate composizioni di René Magritte.
L’arte di Cai Zebin, apparentemente giocosa, cela in realtà uno spunto di riflessione per il fruitore, che rimane in un primo momento disorientato ma successivamente ne viene attratto e se ne incuriosisce, proprio come quel “detective” che ci osserva, anzi, ci interroga da un punto di vista decisamente insolito.

Cai Zebin
Greetings from the Detective, 2024
Acrilico su tela
89 x 69 cm
© Cai Zebin
Courtesy l’artista e Capsule.

10/03/25